Il castello di Roviano

Sull’antico borgo di Roviano svetta poderoso il Palazzo Baronale. Il nucleo del castello è a pianta pentagonale con ampia corte selciata, pozzo marmoreo, mastio merlato, bifore e un giardino pensile.

Inizialmente è stata rocca fortificata ad opera dell’Abbazia di Subiaco. La conformazione originaria era quella a recinto, in linea con la sua peculiare funzione di accoglienza in caso di pericolo o assedio.

Le incursioni degli Orsini e dei Farnese causarono la demolizione delle due torri, che furono poi ricostruite dai Colonna di Paliano insieme al blocco centrale di rappresentanza a Nord-Est, allo scalone e agli ambienti di immagazzinamento a Sud.

Nel corso dei secoli il castello ha subito ampliamenti e notevoli rifacimenti per opera dei Colonna e delle varie famiglie patrizie di Roma che lo possedettero, in particolare Maffeo Barberini Colonna di Sciarra (cui si deve la sistemazione del pozzo nella corte, nel 1811), Camillo Massimo (che avviò una politica di restauro e abbellimento alzando e merlando la torre e il muro del giardino, restaurando porta Scaramuccia, e provvedendo alla decorazione delle sala interne) e Marcantonio Brancaccio, la cui famiglia acquistò la proprietà nel 1902.

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