Anticoli Corrado, il Comune
Fin dall’inizio dell’800, diversi gruppi di pittori, seguendo le orme di Dughet, Poussin, Lorrain, Hackert e di altri importanti artisti, percorsero la vallata dell’Aniene fino a Subiaco. Alcuni si imbatterono nel minuscolo paese di Anticoli e ne rimasero affascinati. Parve loro scoprire un angolo di paradiso. Un inaspettato scenario nel quale il tessuto urbano e l’ambiente naturale, mirabilmente fusi, apparvero in tutta la loro straordinaria bellezza, perfettamente in linea con le aspirazioni di ogni artista.
L’architettura particolare delle case sovrapposte, costruite sulle asperità di un ripido costone di contrafforte, i tetti delle vecchie abitazioni che degradano a valle, l’infinita serie di finestre ineguali che giocano sul chiaroscuro delle pareti murarie, le innumerevoli scalette che si perdono nei vicoli intricati di scorci pittoreschi, offrirono al visitatore uno spaccato paesaggistico di alta scuola. Ma anche la vita semplice della popolazione locale, composta di contadini e pastori, gente umile disposta ad accettare il forestiero visto anche come fonte di guadagni, favorì l’approccio dell’artista all’ambiente.
Anticoli diventò un paese cosmopolita. I paesani accolsero tutti con grande rispetto e simpatia e i curiosi ospiti furono battezzati “Ngrisci” (Inglesi). Iniziò così il fenomeno artistico Anticoli. Un fenomeno che, perdurato nel tempo, è giunto fino ai nostri giorni.