Il Documentario AQUA, prodotto dal Sistema Museale Medaniene con il contributo della Regione Lazio è incentrato sull’elemento che unifica e caratterizza la Valle dell’Aniene, l’acqua, declinata secondo una narrazione storica ed archeologica di grande forza suggestiva.

Il territorio della valle dell’Aniene

Medaniene Mappa TerritorioIl fiume Aniene sorge sui Monti Simbruini, scorre verso sud-est sud-ovest, parallelo alla dorsale appenninica ed è il secondo fiume del Lazio.

Il territorio della valle omonima presenta una gran varietà di ambienti naturali: dai grandi spazi aperti dei pianori di origine carsica, in quota, alla preziosa foresta di salici accanto al corso del fiume.

Nella cornice di questa gran ricchezza naturalistica e con essa in perfetta armonia, sorgono una pletora di comuni, generalmente
arrampicati, per ragioni storiche, di difesa militare, su costoni rocciosi e colline, la cosiddetta rocca

Lo scenario dei campi coltivati, faticosamente sottratti ai boschi, l’architettura cosiddetta minore, la storia delle relazioni e degli scambi tra le popolazioni, fanno di quest’area un magnifico esempio di quel paesaggio culturale tipico del territorio europeo e dell’Italia in particolare.

Per chi sappia apprezzare la qualità, la costruzione dei paesi del Lazio può dare molta gioia. Sfiorare con la mano un muro antico è piacevole come togliersi la sete dal getto di una fontana appoggiando la mano al tubo che sporge. (Ludovico Quaroni, L’architettura spontanea ed il contesto urbanistico di origine medievale).

 

Economia del territorio

Nella valle dell’Aniene ad una tradizionale economia contadina, ormai in declino, si sono sostituite o affiancate attività connesse al pendolarismo con Roma, Tivoli e con zone industriali dell’Abruzzo. La predominanza di attività contadine o pastorali nel passato appare legata alle vicende dei margini del fiume: se venivano trascurati la pianura si allagava e la vita pastorale prendeva il sopravvento, altrimenti, quando il fiume rientrava nell’alveo, riemergevano le attività agricole. Altre colture tradizionali erano quella del grano, granturco e canapa.

La valle è tuttora caratterizzata da coltivazioni ortofrutticole, vigneti, e soprattutto olivi. Oltre alla produzione olivi cola, appare in ripresa anche il turismo religioso e culturale, che trae linfa dalla vicina presenza di Subiaco con i monasteri benedettini, e quello naturalistico e sportivo, per la vicina presenza dei parchi Lucretili e Simbruini, con le stazioni sciistiche di Livata e Campo dell’Osso e altre attrattive turistiche.

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